Introduzione
Nel corso delle missioni
Apollo furono state scattate migliaia di foto; inevitabile che alcune
di esse riprendano gli stessi soggetti da angolature diverse. Questo
rende possibile, a ditanza di 40 anni, realizzare un'elaborazione delle
immagini che forse all'epoca non era neanche nelle intenzioni dei
progettisti della missione: realizzare fotografie tridimensionali del
suolo lunare, del LEM, del Rover e degli astronauti.
Come si crea un'immagine 3d?
Ma com'è possibile ottenere una fotografia tridimensionale senza
che le immagini siano state scattate intenzionalmente a questo scopo?
La risposta sta nel meccanismo alla base della fotografia
tridimensionale: i punti di vista differenti. Una "fotografia
tridimensionale", infatti, è in realtà solo un'illusione
ottica: è sempre e comunque un'immagine piatta, ma
ci sembra che rappresenti oggetti in rilievo. Questo perchè l'immagine è formata in realtà da
due
immagini, leggermente diverse tra loro; le due immagini riprendono
cioè lo stesso soggetto, ma sono state scattate mettendo la
macchina fotografica in due punti diversi; generalmente questi due
punti da cui viene scattata la foto distano tra loro pochi centimentri,
cioè lo spazio che c'è
tra i nostri occhi.
In questo modo, un'immagine rappresenta l'oggetto così come
viene visto dall'occhio sinistro, mentre l'altra rappresenta il punto
di vista dell'occhio destro. A questo punto, se si riesce a osservare
le due immagini in modo che l'occhio sinistro veda solo l' "immagine
sinistra" e il destro la destra, il nostro cervello automaticamente
"crederà" di stare effettivamente guardando l'oggetto
fotografato, e lo "ricostruirà" in modo tridimensionale.
Come ottenere immagini 3d dalle foto lunari esistenti?
Detto questo, nel caso delle foto lunari non resta che cercare coppie
di foto che riprendano lo stesso soggetto, anche approssimativamente, e
da queste coppie creare degli "anaglifi", cioè quelle tipiche
immagine rosso-blu da guardare con gli appositi occhialetti.
Il risultato è la serie di immagini che trovate qui di seguito.
Qualità delle immagini ottenute
Naturalmente, non essendo le foto originali progettate per realizzare
questo lavoro, il risultato non è ottimale: le foto di partenza
non risultano sempre perfettamente "accoppiabili", perché a
volte sono state scattate a metri di distanza l'una dall'altra, altre
volte non è stato centrato esattamente lo stesso oggetto nei due
scatti, altre volte sono presenti contemporaneamente oggetti
vicinissimi e lontanissimi, per cui solo gli uni o gli altri godono
dell'effetto 3d. Ma si tratta comunque di immagini che danno "qualcosa
in più" rispetto al "semplice 2d" degli originali.
Applicazione ad altri ambiti
Da notare che alcuni produttori di software "spacciano" i loro
programmi come in grado di dare la tridimensionalità a normali
fotografie bidimensionali: il più delle volte si tratta di un
imbroglio bello e buono, perchè è
impossibile ricostruire un'immagine 3d a partire da
una singola immagine, per il semplice fatto che tale immagine non contiene dati sufficienti. Al massimo in questo modo si può
simulare la tridimensionalità, aggiungendo
a piacere ad
un'immagine alcuni dettagli che in teoria risulterebbero nascosti dagli
oggetti in primo piano. Ma è un procedimento del tutto
arbitrario.
NOTA:
Tutte le immagini
sono cliccabili e rimandano a versioni ad alta risoluzione; osservare
una foto 3d troppo da vicino, però, può compromettere
l'effetto 3d, se non si ha la possibilità di regolare
manualmente l'allineamento a seconda del livello di zoom scelto; questa
operazione è possibile con il programma utilizzato per
realizzare queste immagini, Stereo Photo Maker, gratuito e ottimo.
I risultati: galleria di immagini 3d delle missioni Apollo
Cominciamo con un'immagine ravvicinata del modulo lunare; le due immagini originali sono etichettate
AS15-88-11863.jpg e AS15-88-11866.jpg:
Anche se in apparenza sono molto diverse tra loro (addirittura
non
è lo stesso astronauta nelle due foto!), è evidente che
entrambe ritraggono il LEM, ripreso più o meno dalla stessa
posizione; possiamo quindi provare ad estrarre dalle due immagini le
parti che sono in comune tra le due; dovremo però opportunamente
ruotarle, distorcerle e ridimensionarle, in modo da compensare le
differenze causate dalla direzione diversa dei due scatti; il risultato
è il seguente:
Sovrapponendo le due immagini in un "anaglifo" tramite apposito programma, otteniamo questo risultato:
Come dicevo, a causa delle deformazioni effettuate non tutti i punti
della foto godono dell' effetto 3d allo stesso modo, per cui ho dovuto
concentrarmi su uno in particolare; ho scelto di mettere in evidenza il
compartimento in basso a sinistra, dietro la bandiera, per il quale
l'effetto 3d è enormemente evidente: vi eravate accorti, nella
foto originale, che quello era un compartimento cavo?
La stessa coppia di foto può tuttavia essere allineata in modo
diverso per evidenziare la tridimensionalità di un'altra zona,
ad esempio il terreno antistante il LEM:
Qualcuno si era accorto che c'era un montarozzo di sabbia davanti al LEM? ;-)
Eseguendo elaborazioni analoghe su altre immagini, ho ottenuto altri interessanti risultati:
Coppia AS17-145-22171 - AS17-145-22172:
Risultato:
Questa immagine permette di avere un'idea della distanza
dall'osservatore delle colline sullo sfondo (difficilmente
riproducibile in un set cinematografico, come insinuato da alcuni...),
e di "apprezzare" l'asperità del terreno.
Coppia AS17-141-21590 - AS17-141-21592:
Risultato:
Qui è possibile osservare la variazione di pendenza del terreno.
Coppia AS17-134-20426 - AS17-134-20427:
Risultato:
Anche questa foto rende ottimamente l'idea delle grandi distanza che separano il uogo di atterraggio dalle colline circostanti.
Coppia AS17-146-22345 - AS17-146-22346
Il Rover lunare; siccome l'astronauta si è mosso tra uno scatto
e l'altro, la valigetta ha un po' di "effetto fantasma", perche' in una
foto era in una posizione e nell'altra in un'altra. Comunque il "3d"
è centrato sulle colline dello sfondo, per evidenziarne la
distanza. Notare che una delle due immagini, sul sito Spacearchive,
è sbagliata, perche' è "riflessa" orizzontalmente
(chissà perche'?!?).
Coppia AS16-114-18422 - AS16-114-18423
Il cratere Plum, con sullo sfondo il rover lunare.
Effetto "Matrix"
Tentando di realizzare un altro anaglifo, mi sono
imbattuto invece non in due ma in addirittura SEI immagini dello stesso
soggetto ripreso da sei posizioni differenti. Il risultato è un
interessante "effetto Matrix" intorno al modulo lunare:
http://www.planetmobile.it/jumpjack/LEM3D.gif
Da notare che le immagini usate in questa animazione NON sono quelle a risoluzione massima!
Gli identificativi vanno da
AS17-134-20508 a AS17-134-20513. Le immagni sono state scaricate
da quest'altro sito, che delle varie immagini presenta anche una breve descrizione, che permette di capire al volo se due immagini sono simili.
AGGIORNAMENTO: Ho scoperto che
nella suddetta pagina sono presenti anche alcuni anaglifi (
1,
2),
quindi evidentemente la mia idea non è poi cosi' nuova...
Tuttavia la qualità degli anaglifi su quella pagina mi sembra
piuttosto scarsa.
Riferimenti
Tutte le
immagini sono state tratte dal sito
http://www.spacearchive.net/ e dal sito
http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17
; in particolare, si tratta di immagini relative a varie missioni
Apollo (15, 16 e 17), ma nulla vieta, ovviamente, di tentare la
stessa elaborazione su foto delle altre missioni.
Il
programma utilizzato per effettuare le elaborazioni è, fondamentalmente,
Stereo Photo Maker,
ma per alcune immagini sono dovuto ricorrere a un editor esterno, per
effettuare distorsioni particolari. Ovviamente va bene un qualunque
editor in grado di distorcere le immagini.
Per chi non sapesse che nel 2007 c'e' ancora gente che non crede che
l'Uomo sia mai arrivato sulla Luna: su Internet ci sono centinaia di
siti sull'argomento (basta cercare "moon hoax").
Questo è un ottimo sito in italiano, e anche
questo.
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cassioli at iol dot it